Andare dallo psicologo? Ma non sono mica matto!!!

Andare dallo psicologo? Ma non sono mica matto!!!

Ti ritrovi da un po’ di tempo con un problema che non sai come risolvere. Ti rendi conto che cambiare il tuo atteggiamento verso di esso potrebbe contribuire a risolverlo ma non capisci come fare. Così chiedi un aiuto ad un amico, il quale ti propone di rivolgerti ad uno psicoterapeuta. E tu, spaventato e un po’ arrabbiato, gli rispondi: “ma non sono mica matto!!!!”.

Risultato: continui a convivere con la difficoltà che stai vivendo, la quale si ingigantisce sempre di più. E tu sei sempre più scoraggiato. No! Esiste una soluzione!

Come amo ripetere, sono appassionata della mia professione. Cerco di svolgerla con competenza, passione, umanità e trasparenza. Sono sincera: accetto le critiche, le ritengo costruttive, ma credo che sia un peccato, nel 2019, farsi guidare da falsi pregiudizi sullo psicologo.

Luca Mazzuchelli, in collaborazione con l’Ordine degli Psicologi della Lombardia, ha quindi stilato una lista di dieci pregiudizi che spesso, ahimè, caratterizzano la mia adorata attività. Eccoli:

  1. Lo psicologo è per i “matti”: la sofferenza psicologica, per fortuna, non è generalmente caratterizzata da un mancato esame di realtà. Anzi, ritenere di avere una difficoltà e volerla superare significa che la nostra mente sta individuando un problema e cercando una possibile soluzione…quindi sta lavorando al meglio!!!;

  2. Lo psicologo è per i deboli: ai miei pazienti ripeto sempre che siamo essere umani e, come tali, possiamo soffrire e non ha nessun senso dividere il mondo in due grandi categorie, “i deboli” e “i forti”. E soprattutto: possiamo chiedere aiuto! Rivolgersi ad uno psicologo può trasformare la tua sofferenza in crescita personale, andando ad aumentare non la tua forza, ma la tua resilienza. Luca Mazzuchelli, dice: “lo psicologo è il medico dei coraggiosi, di quelli che hanno la forza di guardare in faccia i propri limiti e sensibilità, ammetterli, considerarli e mostrarli, trasformando la paura in coraggio e assumendosi la responsabilità del proprio cambiamento. La vera forza non è nascondere le proprie debolezze, ma saperle accettare e iniziare a lavoraci per migliorarle.”;

  3. Lo psicologo manipola le persone: è una cosa che non può e non deve assolutamente accadere. Infatti, ogni psicologo è tenuto ad osservare il Codice Deontologico degli Psicologi Italiani che, in uno dei suoi articoli, cita: “lo psicologo rispetta l’autonomia e le credenze dei suoi pazienti. Si astiene dall’imporre il suo sistema di valori e non usa in modo inappropriato la sua influenza.” Lo psicologo quindi non è quella persona che ti dice “cosa devi fare o che ti dà un consiglio” ma quello che ti aiuta, attraverso tecniche e strumenti precisi, a trovare autonomamente la strada che desideri;

  4. Non posso cambiare: un cambiamento è sempre possibile, a volte si creano degli automatismi cognitivi, emotivi e comportamentali, questo è vero, ma possiamo assumerci la responsabilità di cambiarli attraverso un percorso di crescita e consapevolezza psicologica;

  5. Nessuno può capire il mio dolore: la professione dello psicologo è sicuramente fatta di competenze specifiche, formazione continua, esperienza clinica ed empatia. Credimi, non è necessario vivere il tuo stesso dolore per poterti aiutare!;

  6. E’ impossibile risolvere problemi concreti solo parlando: in realtà, è attraverso il linguaggio che cambiamo le nostre mappe mentali (e quindi i nostri comportamenti e pensieri) e lavorando attraverso il linguaggio è possibile cambiare le proprie mappe mentali e quindi la nostra vita!;

  7. La psicoterapia dura troppo: la sofferenza psicologica può essere piò o meno profonda e, quindi, di conseguenza anche la psicoterapia può essere più o meno breve. Il consiglio è quello di chiedere una consulenza specialistica e poi capire assieme al professionista come è possibile uscire dal tuo problema ed eventualmente quanto tempo sarebbe necessario;

  8. Lo psicologo costa troppo: ricordati che la psicoterapia è una prestazione sanitaria fiscalmente detraibile. E ricordati: se in questo momento della tua vita non è possibile per te affrontare un professionista provato, esistono anche il Servizio Pubblico oppure centri convenzionati dove è possibile trovare tariffe agevolate;

  9. Perché rivolgersi ad uno psicologo quando basterebbe parlare con un amico?: ripeto sempre ai miei pazienti che le due cose non sono mutualmente esclusive e che possono coesistere! E’ bello avere un amico con cui confidarsi ma è diverso dal parlare con uno psicologo, che ti aiuterà a comprendere i tuoi schemi mentali e a cambiare quelli responsabili della tua sofferenza;

  10. Sei uno psicologo? Allora devo stare attento!: lo psicologo non dispone di nessuna bacchetta magica capace di capire una persona al primo sguardo e, soprattutto, quando non è nel suo studio probabilmente ha piacere di concentrarsi anche su altri piaceri della sua vita!

Ho cercato di raccontarti i più comuni pregiudizi che riguardano il rivolgersi alla nostra professione, se questo articolo ti è stato utile, condividilo  con i pulsanti sotto.

Bibliografia

  • Dieci pregiudizi sullo psicologo – www.opl.it