Il ruolo delle abitudini nel cambiamento

Il ruolo delle abitudini nel cambiamento

Capita a tutti noi di porsi un obiettivo e di adoperarsi in tutti i modi per raggiungerlo. La maggior parte delle volte però, dopo poco, ci capita di abbandonare i nuovi comportamenti e di conseguenza la meta tanto desiderata.

Ti sei mai chiesto se è possibile modificare questo processo? Se sì, prova a proseguire nella lettura di questo breve articolo.

Le abitudini

Le abitudini possono essere definite come degli schemi fondamentali sviluppati e acquisiti nel corso del tempo (Mazzuchelli, 2019).

E’ possibile affermare che, per molti aspetti,  noi siamo il risultato delle abitudini che abbiamo avuto negli ultimi cinque anni e, in poche parole, anche se non ce ne rendiamo conto, la nostra vita è influenzata dagli automatismi e dalle attività che ci caratterizzano ogni giorno. Quindi vale la pena di chiedersi: come vorrei essere tra cinque anni? Per raggiungere questo obiettivo, cosa sarebbe importante fare oggi?

L’atteggiamento mentale

Ieri Federica Pellegrini ha nuovamente vinto una medaglia d’oro. Un successo. Chissà quanti vorrebbero essere stati al posto suo. La gara è durata 1’54”22 in totale. Ma quanto si è dovuta allenare ogni giorno per anni?

Il primo fattore su cui è necessario lavorare per raggiungere un determinato obiettivo è l’atteggiamento mentale, detto anche Mindset. È importante quindi essere costanti, perseveranti, capaci di tollerare un insuccesso e imparare a rialzarsi dopo una “caduta”.

Il cambiamento

Siamo portati a considerare il cambiamento come un nuovo stato che si verifica improvvisamente dopo aver abbandonato un vecchio stile di vita che volevamo tanto modificare. Forse a volte è anche così, ma più in generale il cambiamento può essere considerato un processo in continuo divenire.

In poche parole: Federica Pellegrini non è diventata una campionessa in un giorno!  Ok, è ovvio…ma è come se quando qualcosa ci riguarda, ci dimentichiamo di questo ragionamento, come se per noi, per qualche motivo, dovrebbe essere diverso!

L’equilibrio omeostatico

Come tutti gli organismi viventi, anche noi siamo regolati dall’equilibrio omeostatico, che è la tendenza naturale al raggiungimento di una relativa stabilità, sia delle proprietà chimico- fisiche interne sia di quelle comportamentali (Mazzuchelli, 2019).

In poche parole, più grande è il cambiamento che vogliamo mettere in atto nella nostra vita, maggiore sarà la forza e contraria che ci porterà al punto di partenza.

Ad esempio, se volessi impegnarmi nella corsa, non avrebbe senso iniziare a correre ogni giorno per un’ora, sette giorni su sette. Probabilmente mollerei dopo poco tempo. E’ più utile inserire la nuova abitudine a “piccole dosi” che verranno eventualmente via via modificate non appena risulteranno automatiche.

Quali principi posso seguire per ottenere un cambiamento in modo ottimale?

  • Crescere dell’1% su una competenza specifica

Ipotizziamo che io voglia perfezionare il mio livello di lingua inglese. Quello che potrei fare, è impormi ogni giorno di memorizzare una nuova parola. Dopo tre mesi, arriverei a conoscere quasi cento parole in più!

  • Dedicare l’1% della mia giornata a imparare o migliorare un’abilità

Se volessi cominciare a leggere (e non sono abituato a farlo) potrei dedicare a questa attività ogni giorno 14 minuti (nella percentuale ho tolto le ore di sonno e quelle dedicate ai pasti) del mio tempo. Per poi aumentare gradualmente.

  • Migliorare dell’1% in tutte le aree di una certa abilità per ottenere “l’effetto valanga”

Se volessimo migliorare la nostra prestazione atletica, potremmo cercare di migliorare ogni giorno dell’1% a vari livelli: capacità di resistenza, velocità, gestione dell’emotività, peso, nutrizione, qualità del sonno, ecc.

Una volta adottato un comportamento, per trasformarlo in abitudine, l’importante è mantenerlo nel tempo. Ad aumentare l’intensità, ci penseremo dopo, quando è diventato un’abitudine.

Un’abitudine, per essere realizzabile, deve essere praticabile. Se ci porta a stravolgere la nostra vita, con molta probabilità, l’abbandoneremo presto!

Quali caratteristiche deve avere un comportamento per diventare un’abitudine

Un comportamento può diventare un’abitudine se è: attivabile con poco sforzo, raggiungibile e coinvolgente.

Se volessi dedicare ogni giorno del tempo ad un po’ di ginnastica, sarà più facile farlo se:

  • Ho preparato per tempo la tuta e le scarpe da ginnastica;
  • Se mi sono posta un obiettivo facilmente raggiungibile da me;
  • Se l’attività scelta risulta essere divertente!

Per raggiungere una nuova abitudine, non diventare abitudinario!

Prima di concludere questo breve articolo, vorrei precisare un concetto: per avere una mente efficiente, abbiamo bisogno di allenare la neuroplasticità, cioè la capacità del nostro cervello di adattarsi all’esperienza. In un precedente articolo, ho spiegato come questa abilità vada sviluppata attraverso una stimolazione quasi continua del nostro cervello, che va allenato in vari modi, spesso sempre diversi l’uno dall’altro.

Diventare rigidi e abitudinari non ci fa bene! Ma se vogliamo raggiungere un determinato obiettivo, abbiamo bisogno di consolidare ogni giorno un’abitudine in linea con esso.

Conclusioni

Abbiamo visto come la nostra vita può essere considerata, da alcuni punti di vista, il risultato delle abitudini che abbiamo avuto negli ultimi cinque anni.

Sulla base di quello che vorremmo essere, diciamo, nel 2024 potremmo cercare di capire quali cambiamenti vorremmo apportare nella nostra vita, tenendo in considerazione che il cambiamento è un processo in continuo divenire, che non si ottiene “da un giorno all’altro”.

Affinchè il nostro equilibrio omeostatico non subisca uno stravolgimento improvviso, la strategia migliore per ottenere un cambiamento, è quella di  cambiare i nostri comportamenti un po’ alla volta, facendoli diventare abitudini che incrementeremo di intensità (se necessario o desiderato) una volta che sono diventate consuetudine.

Questo articolo vuole aiutare le persone ad allenare la costanza e la determinazione che sono, a mio avviso, degli aspetti a cui molto spesso ci dimentichiamo di porre la giusta attenzione

 

Bibliografia

  • “Fattore 1%. Piccole abitudini per grandi risultati.” di Luca Mazzuchelli. Giunti Edizioni, 2019.