Molte persone vivono esperienze traumatiche e, a volte, la mente riesce da sola a guarire da queste “ferite dell’anima”, come alcuni autori le definiscono. Molto spesso però non è così, e si ritrovano a rivivere continuamente determinati momenti, arrivando a descriversi come completamente trasformate da questa esperienza, parlando quindi di un’esistenza pre – trauma e di una post – trauma.
L’argomento è vasto e particolarmente delicato. Proverò comunque a farne una breve sintesi.
La diagnosi
Per effettuare una diagnosi di Disturbo post – traumatico da stress è necessario che l’individuo sia stato esposto ad un evento traumatico che l’ha riguardato personalmente oppure indirettamente.
Successivamente quest’ultimo comincia a ripresentarsi sotto forma di ricordi intrusivi e spiacevoli, sogni o incubi, riuscendo anche a scatenare delle vere reazioni dissociative, i “flashback”, in cui il soggetto si trova a rivivere il trauma come se si stesse ripresentando in quel momento. Questi sintomi si accentuano e peggiorano con il ripresentarsi di fattori o situazioni che richiamano l’evento, in seguito ai quali i pazienti manifestano stati di intensa angoscia e paura con importanti reazioni fisiologiche. Per difendersi dall’emergere del trauma il paziente struttura quindi il progressivo evitamento dei pensieri, dei ricordi, ma anche dei fattori esterni legati all’evento.
L’allarme innescato dal trauma si manifesta anche attraverso i sintomi di ipervigilanza quali irritabilità ed esplosioni di rabbia che possono sfociare in improvvisi agiti aggressivi, insonnia, difficoltà di concentrazione e comportamenti autodistruttivi. L’impatto dell’evento nella psiche del paziente porta inoltre ad alterazioni cognitive ed emotive come convinzioni pessimistiche sul mondo e su sé stessi, pensieri distorti sulle cause dell’evento fino ad arrivare all’attribuzione a sé stessi della colpa, a sentimenti di distacco ed estraneità dal proprio mondo affettivo con riduzione nella partecipazione ad attività positive, stati persistenti di paura, angoscia, terrore.
Ovviamente, tutte queste esperienze, portano a compromettere significativamente la vita relazionale, sociale e lavorativa della persona.
In queste situazioni, la psicoterapia, in particolare attraverso l’EMDR (Eye Movement Desensitizazion and Reprocessing) si è rivelata uno degli strumenti indicati per aiutare il paziente a ritrovare il benessere psicologico.