Disturbi depressivi

 

DepressioneIn base alle esperienze che facciamo nella nostra vita il nostro tono dell’umore può essere più o meno triste o felice. Infatti, è normale provare tristezza, paura, gioia, rabbia, sorpresa e disgusto. Se però, tutte queste emozioni, sono disfunzionali e/o sproporzionate allo stimolo per intensità e/o durata, risultano patologiche poiché non adattive. Se ci troviamo sempre ad essere eccessivamente tristi, apatici, pessimisti e disperati potremmo porci la domanda se stiamo soffrendo di una qualche forma di disturbo depressivo.

Ovviamente, l’argomento è molto complesso e non bastano poche righe per poterlo riassumere ma possiamo dire che, se non sono indotti da sostanze, farmaci o altre condizioni mediche, i disturbi depressivi si suddividono in: Disturbo depressivo maggiore e Disturbo depressivo persistente.

Tipologie di disturbi depressivi

Il Disturbo depressivo maggiore è principalmente caratterizzato da umore depresso che consiste in uno stato emotivo caratterizzato da estrema tristezza, pessimismo, sentimenti di perdita delle speranze e disperazione. Alcune persone possono esprimere la sensazione di sentirsi “spente”, prive di sentimenti o ansiose. Alcuni individui riferiscono principalmente sintomi somatici e altri irritabilità (soprattutto bambini e adolescenti). Possono essere presenti inoltre la perdita di interesse o piacere. Anche le funzioni cognitive possono risultare compromesse: frequenti sono, infatti, le alterazioni di memoria e concentrazione, spesso accompagnate da rallentamento del flusso di pensiero. Il contenuto del pensiero appare incentrato su tematiche di autosvalutazione o di colpa; sono frequenti valutazioni negative irrealistiche del proprio valore o ruminazioni su errori passati, anche di lieve entità. Si possono poi verificare alterazioni delle funzioni neurovegetative come insonnia, ipersonnia, appetito ridotto o aumentato.

Il Disturbo depressivo persistente (distimia) è rappresentato principalmente da un umore depresso per la maggior parte del giorno, quasi tutti i giorni, per almeno due anni.

All’estremo opposto dell’episodio depressivo è possibile collocare l’episodio maniacale, la cui caratteristica essenziale è un periodo di umore anormalmente e persistentemente elevato oppure irritabile, accompagnato da aumento dell’attività finalizzata o da agitazione psicomotoria. Se viene individuata la presenza di almeno un episodio maniacale o ipomaniacale possiamo allora parlare di disturbi bipolari e correlati. 

In tutte queste situazioni, la psicoterapia è uno degli strumenti indicati per aiutare la persona a ritrovare il benessere psicologico.

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