A molte persone può capitare di preoccuparsi per la propria salute oppure di provare qualche dolore fisico magari in un periodo di stress. Si può dire che il corpo, fin dalla nascita, è fonte di espressione. A volte, purtroppo, diventa l’unico modo che la persona ha per comunicare contenuti psicologici e, in questo caso, si parla di somatizzazione.
Due categorie di disturbi somatici
Se la sofferenza fisica di una persona non deriva da una condizione medica, è possibile individuare principalmente (non sono tutte) due grandi categorie di disturbi che rientrano in quest’area: il Disturbo da sintomi somatici e il Disturbo da ansia da malattia.
Si parla di Disturbo da sintomi somatici quando una persona presenta un sintomo fisico (non organicamente giustificato), capace di creare forti limitazioni nella vita di tutti i giorni, per un periodo di almeno sei mesi. Ad esso, devono associarsi almeno una di queste risposte psicologiche o comportamentali: pensieri eccessivi riguardanti la gravità dei sintomi; elevati e persistenti livelli di ansia; impiego eccessivo di tempo ed energie speso a causa delle preoccupazioni per il proprio stato di salute.
Il Disturbo d’ ansia da malattia consiste nella pervasiva convinzione e il pensiero di avere o contrarre una grave malattia di cui non viene scoperta l’origine o nell’eccessiva preoccupazione riguardo allo stato della propria salute. Ovviamente, nessuna rassicurazione riesce a sollevare la persona da questi pensieri e così continua a sottoporsi a continui accertamenti. Si assiste quindi ad un progressivo cronico deterioramento degli affetti, degli interessi, della vita relazionale e del lavoro.
Sia nel disturbo da sintomi somatici sia nel disturbo d’ansia da malattia la persona può fare difficoltà ad accettare di avere bisogno di un percorso soprattutto psicologico ma la psicoterapia è, in questi casi, uno dei pochi strumenti in grado di far emergere i conflitti rimasti latenti che impediscono al paziente di vivere serenamente e liberamente.